Ai tempi degli antichi Greci, il melograno (“malum granatum” cioè mela granata) era considerato un albero sacro dedicato a Venere e Giunone, dee dell’amore e della fertilità. Secondo alcune leggende la pianta fu un dono di Venere agli uomini, secondo altre il melograno nacque dal sangue di Bacco animato dalla passione per questa dea.
Anche ai giorni nostri la melagrana è romanticamente considerata il frutto con il quale spesso si augurano amore e felicità ai novelli sposi.
La pianta di melograno
Il melograno ha origi antiche che possono essere datate al 3000a.C.. Geograficamente si collocano nella zona della catena Himalayana che corrisponde all’Iran.
Ebrei, Egizi, Fenici e Romani, oltre ai Greci utilizzavano e consumavano questo frutto che oggi è coltivato con successo in tutte le regioni del bacino del Mediterraneo.
Il melograno appartiene al genere punica, il cui frutto, la melagrana, è una bacca di dimensioni cospicue, dai 5 ai 10cm di diametro, raccolta nei mesi autunnali da settembre a novembre.
In posizione apicale di questa si trova uno dei tratti distintivi di questo frutto: una robusta corona composta 4-5 frammentazioni della buccia.
Altra caratteristica peculiare sono sicuramente i moltissimi semini che si trovano all’interno della bacca. Questi sono contornati da una polpa rossastra che, dato il sapore dolce, costituisce la parte più comunemente consumata.
La melagrana: caratteristiche nutrizionali
I frutti, ma anche foglie e fiori del melograno sono da tempo utilizzati nella medicina erboristica tradizionale, anche se sono soprattutto i primi ad avere ricevuto maggiore attenzione.
Oggi la melagrana è utilizzata non solo come vero e proprio frutto fresco e come succo, ma anche come ingrediente di integratori alimentari in capsule.
Vediamo quindi quali sono le caratteristiche che la rendono così interessante.
Innanzitutto 100g di parte edibile apportano 63kcal e comprendono:
– 80,5g di acqua
– 0,5g di proteine
– 0,2g di lipidi
– 15,9g di carboidrati
La melagrana è poi ricca in vitamina A e C, oltre che in sali minerali come il potassio.
Ciò che va notato è il contenuto in molecole chiamate phytochemicals, sostanze naturalmente presenti nei vegetali a cui conferiscono peculiari caratteristiche come il colore ma anche proprietà benefiche.
Fra questi, particolarmente presenti nella melagrana sono i flavonoidi, dalle note proprietà antiossidanti e benefiche per l’organismo, contribuiscono al mantenimento del benessere cardiovascolare e del sistema immunitario.
Un’altra classe di composti presenti nella melagrana sono i lignani vegetali, fitoestrogeni che, metabolizzati dai microrganismi della flora intestinale, assumono anch’essi caratteristiche antiossidanti.
Come per tutti gli altri vegetali, questi e tutti gli altri composti presenti interagiscono fra loro e sono responsabili del maggior “potere benefico” dell’alimento nel suo complesso rispetto alla molecola presa singolarmente.
A proposito di melagrana oggi vi passo una ricetta in cui utilizzeremo sia il succo che i semini di questo frutto: merluzzo alla melagrana.